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Un nuovo concetto nella gestione dei sintomi della sclerosi multipla

Un gruppo di esperti spagnoli ha passato in rivista i risultati ottenuti con un farmaco sintomatico, indicato nel trattamento della spasticità. Sulla base dei risultati hanno proposto un nuovo approccio alla gestione dei sintomi della sclerosi multipla che curando la spasticità migliora anche altre manifestazioni della malattia. 

La sclerosi multipla recidivante remittente danneggia progressivamente aree del sistema nervoso centrale determinando, in occasione delle recidive, la comparsa di combinazioni variabili di sintomi. Il trattamento di queste manifestazioni della malattia può risultare complesso perché i trattamenti di un sintomo possono provocare, come effetto indesiderato, il peggioramento di altre manifestazioni o la comparsa di ulteriori problemi che pesano sul paziente. Mentre oggi si dispone di una scelta di farmaci modificanti la malattia che permettono di affrontare i diversi livelli di aggressività con i quali progredisce la sclerosi multipla, un’efficace e sicura gestione dei sintomi continua a essere un bisogno insoddisfatto. Al controllo di molte funzioni importanti, che si alterano nei malati di sclerosi multipla, contribuiscono centri nervosi localizzati in una parte del sistema nervoso centrale, denominata peduncolo cerebrale. Fra di esse ci sono il mantenimento del tono dei muscoli, la regolazione del sonno, la funzione della vescica e la percezione del dolore. Al miglioramento della gestione di alcuni sintomi, derivanti dall’alterazione delle funzioni sopracitate, ha fornito un contributo rilevante la scoperta della presenza di un’elevata concentrazione di recettori denominati CB1 e CB2 nel peduncolo cerebrale. A partire da tale scoperta è stato messo a punto un prodotto, denominato nabiximols, che consiste in una combinazione di molecole che agiscono con i recettori CB1 e CB2. Nelle ricerche che hanno valutato il prodotto si è osservato che, insieme al miglioramento della spasticità muscolare, che è l’indicazione vera e propria del farmaco, si sono ottenuti miglioramenti anche di altre manifestazioni della malattia come spasmi, crampi, dolore, alterazioni del cammino, modificazioni del sonno, disfunzioni della vescica, astenia e, a volte, tremore.

Sulla base di tale rilievo, Fernandez e colleghi formulano l’ipotesi di una condizione, denominata Sindrome da spasticità-plus, che comprende un gruppo di sintomi di contorno alla spasticità stessa. Il meccanismo alla base di tale associazione di manifestazioni potrebbe essere, secondo gli autori, l’incremento del tono di muscoli diversi situati in parti diverse dell’organismo, ma nel controllo dei quali entrano sempre i centri del peduncolo cerebrale.

Nelle conclusioni, Fernandez e colleghi segnalano che, se fosse confermata la loro ipotesi, si potrebbero sviluppare cure che affrontino efficacemente tutti i sintomi delle recidive della sclerosi multipla attribuibili ad aumenti del tono dei muscoli.          

Tommaso Sacco

Fonte:
Fondazione Cesare Serono - Link all'articolo

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